LA LUNGA STORIA SENZA TEMPO... TRA IL BOB E LE DONNE

LA LUNGA STORIA SENZA TEMPO... TRA IL BOB E LE DONNE

A tutte le donne è capitato almeno una volta nella vita di portare il caschetto (anche detto: “bob")!

Si tratta di un taglio iconico, che ha una storia molto lunga e nonostante il passare delle epoche è sempre rimasto sulla cresta dell’onda, reinventandosi e reinventando le donne!

Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare particolare attenzione alla riscoperta del significato e delle possibilità espressive di uno stile che ha definito delle vere e proprie rivoluzioni.

Il bob nasce a Parigi nel 1909, forse ispirato dallo stile battagliero di Giovanna d’Arco.

Diventa subito un simbolo di emancipazione femminile, sia in Europa che negli Stati Uniti, permettendo alle donne di liberarsi dall’obbligo di portare i capelli lunghi, da sempre considerati intoccabile espressione di femminilità.

Questa novità, sfoggiata con orgoglio dalle dive dell’epoca, fece scandalo, fino a quando non divenne una moda impossibile da frenare.

Non bisogna dimenticare che erano gli anni in cui le donne cominciavano a lavorare, avevano bisogno di tagli pratici e rituali quotidiani di cura del corpo adattati ai nuovi ritmi.

Alla fine della prima Guerra Mondiale ci pensò Coco Chanel a dare ulteriore risalto a questo corto. Icona di stile e modernità, la stilista unì la sua immagine ad un carré mosso.

Ci troviamo nei ruggenti anni ’20, epoca in cui le giovani donne ribelli interpretavano il desiderio di emancipazione e lo spirito dinamico del tempo attraverso lo stile di vita, i balli scatenati, gli abiti corti con frange e piume... e, ovviamente, con capelli corti all’ultima moda!

Nei decenni successivi il caschetto sembrò sparire dallo scenario, per tornare più forte che mai negli anni ’60.

Come non citare Valentina, il fumetto ideato da Guido Crepax? Bella e sexy, con un indimenticato e sensualissimo bob nero.

Il caschetto degli anni ’60, reso celebre in Inghilterra dalla modella Twiggy e poi in Italia da Caterina Caselli, fu declinato sul gusto di quel tempo.

Era una variante più voluminosa, rispetto al modello del primo dopoguerra.

Ma chi portò il carré ad un altro livello di voluminosità e glamour furono Marylin Monroe e Jackie Kennedy.

Questo taglio si è evoluto ad ogni epoca, facendosi in qualche modo portavoce di una femminilità diversa, ogni volta in lotta o in continuità con la società contemporanea.

Ci ha pensato il cinema ha farlo tornare di moda negli anni ’90, grazie all’hairlook di Uma Thurman in Pulp Fiction, ma anche quello di Cameron Diaz in Tutti pazzi per Mary.

Arrivati ai giorni nostri, il bob domina le scene da diversi anni, grazie alla possibilità di adattarsi a diverse forme del volto, in base a piccoli accorgimenti e varianti.

Qualche nome di star amante di questo taglio?

Hailey Baldwin, Kim Kardashian, Jennifer Lawrence, Dua Lipa, Bella Hadid, Victoria Beckham, Anna Wintour e Kaia Berger. Per citarne solo alcune!

Dritto o scalato, corto sotto l’orecchio o lungo fino alle spalle, il bob si presta a valorizzare le donne in base alle loro caratteristiche e unicità ed è adatto a tutte le età!

Il taglio bob corto è preferibile se realizzato su capello liscio le cui lunghezze arrivano circa sotto alle orecchie o alle guance al massimo.

Elegante e raffinato, dona particolarmente a visi ovali e regolari in quanto ne valorizza la forma.

Il bob medio vede le lunghezze raggiungere solitamente il mento o il collo. Simmetrico o più lungo sul davanti, dona anche ad un viso tondo.

Il long bob (o lob) è il caschetto lungo. Sfilato, liscio o mosso raggiunge solitamente la base del collo o le spalle, valorizza il viso ovale, triangolare o rettangolare.

Quale sarà il caschetto più adatto a te?

Per scoprirlo rivolgiti allo staff di Parrucchiere Rockstar!

Chiedi una consulenza gratuita, un’attenta analisi delle caratteristiche del tuo volto per proporti il taglio più adatto a te e in armonia con i tuoi desideri!

Chiama il 3389949497

Torna al Magazine

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.